l'itineraio a piedi partendo dal b&b (numero 1)

Pubblicato da B&B "IN CENTRO" On 24.11.09

Questo è un itinerario a piedi per vedere più cose possibili partendo dal nostro B&B.
Stampalo e portalo con te quando vieni a Firenze!

Uscendo dal B&B, spalle alla porta d'ingresso, sulla destra, troverete VIA PISANA, percorretela e arrivate fino alla
PORTA DI SAN FREDIANO -
La porta (facente parte della sesta cerchia di mura, compiuta fra il 1284 ed il 1333) fu edificata tra il 1332 e il 1334 sulla importantissima via per Pisa, con un progetto attribuito a Andrea Pisano. Basandosi sulle sue dimensioni attuali, doveva essere la porta più maestosa della cinta muraria, ma rimase incompiuta in altezza; fu poi ribassata e rinforzata negli anni immediatamente precedenti l'assedio di Firenze per adattarla alle nuove esigenze militari imposte dall'uso dei cannoni e delle armi da fuoco di recente diffusione.Sul lato rivolto verso la città è presente alla sommità dell'arco lo stemma di Firenze scolpito in pietra serena.
La grandiosa porta in legno con i bulloni è originale, così come gli anelli in ferro battuto per legare i cavalli, ancora applicati ai lati rivolti all'esterno, e supporti per fiaccole in ferro battuto.

Superata la Porta entrerete in Borgo San Frediano. All'altezza del numero civico 26 troverete la

CHIESA DI SAN FREDIANO IN CESTELLO-
E' una delle più note chiese del quartiere Oltrarno a Firenze, la cui cupola domina l'omonimo quartiere. La chiesa ha un impianto neoclassico piuttosto severo, a tre navate monumentali con pianta a croce latina. L'edificio odierno fu costruito sul luogo di una più antica chiesa, il monastero di Santa Maria degli Angeli, eretto nel 1450 circa per le suore carmelitane di clausura. Qui visse e morì Santa Maria Maddalena de' Pazzi appartenente alla nobile famiglia fiorentina, come ci ricorda una lapide posta sulla parete esterna del convento su Borgo San Frediano.
Proseguite ora in Borgo San Frediano e sulla vostra destra si aprirà

PIAZZA DEL CARMINE-
è una delle principali piazze del quartiere di Oltrarno. Nel 1330, al pari di altre analoghe grandi piazze cittadine si formò per permettere alla folla di assistere alle prediche dei carmelitani, che possedevano l'antistante chiesa di Santa Maria del Carmine.
Oggi è ancora dominata dalla facciata incompiuta della basilica.
A fianco della chiesa una porta fa accedere all'antico monastero, dove oggi si trova un museo che permette di visitare anche la Cappella Brancacci. Dall'altro lato della strada si trova l'unico palazzo di rilievo con la facciata principale sulla piazza: palazzo Rospigliosi Pallavicini, sede di unistituto religioso.

Ora, guardando la facciata della chiesa, alla vostra sinistra trovate VIA SANTA MONACA percorretela e dopo l'incrocio, VIA SANT'AGOSTINO.
300 metri più avanti, sulla vostra sinistra si aprirà

PIAZZA SANTO SPIRITO -
La piazza si formò nel Duecento, al pari di altre piazze antistanti importanti edifici religiosi, per accogliere le folle che assistevano alle orazioni degli agostiniani, titolari della basilica di Santo Spirito Sede frequente di mercati e mercatini (uno quotidiano si svolge ogni mattina, mentre altri si svolgono nei fine settimana), è ricca di ristoranti e locali notturni, botteghe artigiane e studi di artisti.
La piazza è dominata dalla Basilica di Santo Spirito (dalla quale prende il nome) chiesa rinascimentale, ultimo capolavoro di Filippo Brunelleschi, che qui, a solo due anni prima della morte, volle creare delle nuove sperimentazioni architettoniche, che solo in parte vennero attuate dai suoi successori alla guida dei cantieri. La chiesa è appartenuta per secoli all'ordine degli agostiniani. A sinistra della facciata si accede al piccolo museo della Fondazione Romano situato nel Cenacolo di Santo Spirito.

Guardando la facciata della Chiesa alla vostra destra troverete un vicolo chiamato SDRUCCIOLO DE PITTI. Percorretelo e difronte a voi vi si aprirà PIAZZA PITTI dominata dall'imponente mole di
PALAZZO PITTI-

Il palazzo, iniziato per Luca Pitti nel 1457, su progetto, pare, di Filippo Brunelleschi, si trovava in una zona allora secondaria della città, alle pendici della collina di Boboli, che lo poneva su un piano leggermente rialzato. Nel 1558 il palazzo fu acquistato da Eleonora da Toledo e da allora divenne la residenza più prestigiosa della famiglia Medici.

Nel 1620 Giulio Parigi ampliò la facciata, mentre nel Settecento, sotto i Lorena vennero erette le due ali laterali che delimitano il piazzale odierno, leggermente in salita, a sottolineare ancora di più la maestosità del complesso.

Curiosità: Davanti a Palazzo Pitti, sullo spigolo di un palazzo, resta l'ultimo stemma dei Pitti della piazza: i fiorentini più fantasiosi lo indicano come il simbolo malinconico della decaduta casata, come se guardasse sconsolato al bel palazzo perduto per sempre.

Dietro PALAZZO PITTI si apre il

GIARDINO DI BOBOLI-è un parco storico della città di Firenze. Nato come giardino granducale di palazzo Pitti, è connesso anche al Forte di Belvedere, avamposto militare per la sicurezza del sovrano e la sua famiglia. Il giardino, che accoglie ogni anno oltre 800.000 visitatori, è uno dei più importanti esempi di giardino all'italiana al mondo ed è un vero e proprio museo all'aperto, per l'impostazione architettonico-paesaggistica e per la collezione di sculture, che vanno dalle antichità romane al XIX secolo. I giardini dietro Palazzo Pitti, residenza dapprima dei Medici, poi dei Lorena e dei Savoia, furono costruiti tra il XV e il XIX secolo e occupano un'area di circa 45.000 metri quadri.

Proseguite ora in VIA GUICCIARDINI, situata alla sinistra della facciata di Palazzo Pitti fino ad arrivare a PONTE VECCHIO-

Il Ponte Vecchio è uno dei simboli della città di Firenze ed uno dei ponti più famosi del mondo. Attraversa il fiume Arno nel suo punto più stretto, dove nell'antichità esisteva un guado.
La prima costruzione risale all'epoca romana, ma fu più volte danneggiata dalle alluvioni del fiume: nel 1080 esisteva un ponte in legno, mentre quello in pietra a cinque arcate venne costruito intorno al 1170; danneggiato nel 1222 e nel 1322, fu spazzato via dall'alluvione del 1333, una delle più violente che si ricordino. Dopo la costruzione dei "lungarni", il ponte venne ricostruito, a tre valichi, nel 1345 ed è considerato opera di Taddeo Gaddi (secondo il Vasari) o di Neri di Fioravante.
Al centro del ponte le botteghe si interrompono con due terrazze panoramiche: quella ad est è sormontata dal corridoio vasariano, mentre l'altra ospita il monumento con busto di Benvenuto Cellini, il più famoso orafo fiorentino
curiosità: Nel 1442 l'autorità cittadina per salvaguardare la pulizia e il decoro, impose ai beccai (macellai) di riunirsi nelle botteghe sul Ponte Vecchio per renderli un po' isolati dai palazzi e dalle abitazioni del centro.

Superate PONTE VECCHIO girate a destra sotto le navate in Lungarno Archibusieri fino ad arrivare alla
GALLERIA DEGLI UFFIZI-
L'edificio ospita una superba raccolta di opere d'arte, comprendente tra l'altro la maggiore collezione di dipinti del Botticelli. Divisa in varie sale allestite per scuole e stili in ordine cronologico.
L'edificio nacque per volere di Cosimo I de' Medici. Nel 1560 il duca volle riunire le 13 più importanti magistrature fiorentine, dette uffici, in precedenza poste in varie sedi, in un unico edificio posto sotto il suo diretto controllo, in modo da affiancare al vecchio Palazzo della Signoria una nuova sede governativa, consona al ruolo di potenza rivestito da Firenze dopo la conquista di Siena. Fu scelto come luogo una striscia di terra, innestata tra il lato sud di piazza della Signoria e il lungarno e che allora faceva parte di un quartiere popolare, dove era posto il porto fluviale di Firenze. I lavori furono affidati a Giorgio Vasari che già si occupava dei lavori all'adiacente Palazzo Vecchio.

Palazzo Vecchio si trova sull'apertura della "U" formata dall'edificio degli Uffizi.

PALAZZO VECCHIO E PIAZZA DELLA SIGNORIA-
Piazza della Signoria è la piazza centrale di Firenze, sede del potere civile con Palazzo Vecchio e cuore della vita sociale della città.
la piazza era anche sede delle pubbliche esecuzioni, di cui la più famosa è quella del 23 maggio 1498, quando Girolamo Savonarola fu impiccato e bruciato per eresia (una targa sulla piazza, di fronte alla Fontana del Nettuno, ricorda questo evento) nello stesso luogo in cui, con i suoi discepoli, aveva operato il cosiddetto Rogo delle Vanità, dando alle fiamme molti libri, poesie, tavoli da gioco, vestiti, ecc
L'elemento centrale della piazza è il trecentesco Palazzo Vecchio, edificato tra il 1299 e il 1314 per dare una degna sede ai Priori delle Arti, i rappresentanti delle corporazioni professionali che dal 1282 detenevano il Governo della città e che erano soliti risiedere al Bargello.
Il progetto architettonico di Palazzo Vecchio è riferito ad Arnolfo di Cambio. La tipologia dell'edificio reinterpreta con originalità i caratteri delle strutture fortificate medievali e costituisce un modello per i palazzi pubblici toscani costruiti successivamente. In particolare la Torre di Arnolfo, alta 95 metri, presenta un'ardita soluzione architettonica essendo allineata con il ballatoio sporgente, anziché posta in posizione più centrale.
Sempre in Piazza della Signoria, trovate, LA LOGGIA DEI LANZI o LOGGIA DELL'ORCAGNA -
venne costruita tra il 1376 e il 1381 da Benci di Cione (fratello appunto dell'Orcagna) e Simone di Francesco Talenti con funzione di "arengario" coperto, ossia di balcone per arringare la folla durante le cerimonie ufficiali.
Nel corso del Cinquecento la loggia perse l'originaria funzione,per divenire una sorta di museo all'aperto delle sculture della collezione medicea. Nel 1555 Cosimo I vi pose infatti il Perseo del Cellini e nel 1585 Francesco I vi collocò il Ratto delle Sabine del Giambologna. Alla fine del Settecento, all'epoca di Pietro Leopoldo di Lorena, venne realizzato un nuovo allestimento con la collocazione nella Loggia di numerose sculture antiche trasferite a Firenze da Villa Medici a Roma. Le successive modificazioni ottocentesche, infine, consolidano l'aspetto di Galleria delle Statue che conserva tuttora.

Alle spalle della Loggia si apre VIA DEI CALZAIUOLI.
Percorrendola per 200 metri circa sulla sinista troverete La

CHIESA DI ORSANMICHELE-

Detta anticamente anche di San Michele in Orto, era una loggia costruita in origine per il mercato delle granaglie, esisteva un monastero femminile con vasti terreni ad orto, nel quale un primitivo oratorio fu sostituito intorno alla metà dell'VIII secolo dalla piccola chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, chiamata San Michele in Orto, da cui derivò il nome di "Orsanmichele". in seguito trasformata in chiesa delle Arti, le antiche corporazioni fiorentine.

Proseguendo ancora in VIA DEI CALZAIUOLI arriverete in
PIAZZA DEL DUOMO-
È dominata dalla mole della cattedrale e degli edifici correlati come il Campanile di Giotto e il Battistero di San Giovanni, anche se l'ipotetica linea fra Via de' Martelli e Via Calzaiuoli divide la piazza in due sezioni, con il Battistero nell'omonima Piazza San Giovanni.
Sul finire del Duecento, con il cantiere della nuova cattedrale, furono abbattute numerose case per far posto all'enorme cattedrale ed al campanile. Un aneddoto ancora famoso è quello legato alla famiglia dei Bischeri, che si rifiutava di vendere le proprie case per far spazio alla costruzione della Cattedrale, ma si ritrovò beffata perché un incendio le distrusse, da cui deriverebbe l'offesa tipica cittadina indirizzata agli stolti ("O Bischero!").

DUOMO -
L'enorme cattedrale fiorentina è fra le opere architettoniche più importanti del periodo a cavallo tra il gotico e il rinascimento, ed una delle più belle e grandi cattedrali europee. Fu iniziata, per incarico della Signoria, nel 1296 dall'architetto Arnolfo di Cambio nel luogo dove sorgeva l’antica cattedrale di Santa Reparata. L’Arte della Lana, che aveva ricevuto l’incarico di sovrintendere alla costruzione, nel 1334 affidò la direzione dei lavori a Giotto e dopo il 1350 a Francesco Talenti, al quale si deve un nuovo progetto che alterò parzialmente quello arnolfiano. Dopo che entro il 1364 erano state ultimate le prime tre campate, nel 1378-80 fu realizzata la copertura della navata centrale e di quelle laterali. Il problema della costruzione della cupola fu risolto dopo lunghi dibattiti dal Brunelleschi, che, a partire dal 1418, assurse al ruolo di primo architetto rinascimentale. La sua geniale soluzione tecnica consisteva nella creazione di una doppia calotta autoportante, che non richiese la presenza delle tradizionali armature di sostegno. Il 25 marzo del 1436 Santa Maria del Fiore venne consacrata da papa Eugenio IV. La lanterna, costruita dopo la morte del Brunelleschi (1446), fu completata dal Verrocchio nel 1468, il quale la coronò con la palla bronzea e la croce.
Curiosità: Un disco di marmo bianco sul retro della piazza segna il punto dove cadde la sfera nell'anno 1600 in seguito ad una forte tempesta. Fu ricostruita più grande e ricollocata due anni dopo.

CAMPANILE DI GIOTTO -
Il Campanile di Giotto è situato a fianco della cattedrale, originalmente disposto a fianco della facciata invece che in posizione arretrata. Fu progettato da Giotto, da cui il nome, ma realizzato da Andrea Pisano e completato da Francesco Talenti. È alto 84 metri e progressivamente si alleggerisce nelle forme per la presenza di bifore e trifore. Interamente rivestito da marmi policromi bianchi, verdi e rosati, è decorato anche da numerose sculture e formelle, oggi in larga parte sostituite da copie e conservate nel Museo dell'Opera del Duomo.

BATTISTERO DI SAN GIOVANNI-

Il Battistero dedicato a San Giovanni Battista, patrono della città di Firenze, sorge di fronte al duomo di Santa Maria del Fiore, in piazza San Giovanni.

Inizialmente era collocato all'esterno della cerchia delle mura, ma fu compreso, insieme al Duomo, nelle mura realizzate da Matilde di Canossa ("quarta cerchia"). In origine era circondato da altri edifici, come il palazzo Arcivescovile che arrivava molto più vicino, i quali vennero abbattuti per creare l'attuale piazza.

L'edificio fu costruito su resti di una struttura romana, una ricca domus del I secolo DC, con mosaici a motivi geometrici ritenuta in origine un tempio dedicato al dio Marte. La data di fondazione è assai incerta: si pensa al IV-V secolo DC, con rimaneggiamenti nel VII secolo durante la dominazione longobarda.Nel 1128 l'edificio diventa ufficialmente il battistero cittadino e intorno alla metà dello stesso secolo viene eseguito il rivestimento esterno in marmo, successivamente completato anche all'interno.












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